La raccolta delle firme può avvenire:
-presso gli uffici comunali;
-in altri luoghi organizzati dai comitati promotori, liste e partiti.
Per alcune tipologie di firme, quali quelle per referendum e iniziative di legge popolari, i moduli sui quali la firma viene raccolta, devono essere vidimati dal Segretario comunale o dal Cancelliere di un tribunale, prima della raccolta delle firme (art.7, L. n.352/1970).
Per poter firmare è necessario:
-essere iscritti nelle liste elettorali di un Comune italiano;
-presentare un documento d'identità personale valido;
-i cittadini comunitari iscritti nelle liste elettorali aggiunte per l'elezione del Parlamento Europeo e/o per le elezioni comunali, possono sottoscrivere esclusivamente moduli inerenti tali procedimenti elettorali;
-per la sottoscrizione di referendum e petizioni comunali, sono i rispettivi regolamenti dei comuni che prevedono coloro che possono firmare.
Raccolta per via telematica delle firme per promuovere referendum e leggi di iniziativa popolare :
La novità è stata introdotta dalla legge di bilancio 2021, la quale ha disposto che “a decorrere dal 1° gennaio 2022 le firme e i dati di cui al secondo comma dell’articolo 8 della legge 25 maggio 1970, n. 352 possono essere raccolti, tramite la piattaforma di cui al comma 1, in forma digitale ovvero tramite strumentazione elettronica con le modalità previste dall’articolo 20, comma 1-bis, del codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82”.
Una riforma che garantisce appieno la partecipazione democratica anche delle persone con disabilità, cui finalmente sarà possibile, oltre che firmare online, essere protagonisti delle campagne referendarie nelle piazze virtuali.
Sino ad oggi, infatti, l’unica modalità consentita di raccolta firme era quella su moduli cartacei preventivamente vidimati dal Comune e da effettuarsi alla presenza di un pubblico ufficiale che svolga la funzione di autentica.
I cittadini, invece, a partire dal 2022 possono sottoscrivere telematicamente le proposte di referendum costituzionali e abrogativi nonchè le leggi di iniziativa popolare, in due modi:
a) attraverso un'apposita piattaforma pubblica;
b) tramite le modalità previste dall’articolo 20, comma 1-bis, del Codice dell’amministrazione digitale.
Viene meno, quindi, per le sole firme raccolte online, l’obbligo di autenticazione tramite pubblico ufficiale.
La piattaforma
Il DPCM 9 settembre 2022, ha disciplinato le modalità di funzionamento della piattaforma(attualmente in fase di test) per la raccolta delle firme per referendum e progetti di legge di iniziativa popolare.
Quella attualmente disponibile non è ancora la versione definitiva del portale, che necessita di ulteriori miglioramenti e aggiornamenti, ma rappresenta comunque un passo avanti rispetto alla normativa transitoria attiva finora, che consentiva la raccolta delle firme attraverso piattaforme private, con costi a carico dei comitati promotori. Il portale consente unicamente la raccolta delle firme per i referendum e per le proposte di legge di iniziativa popolare, non ancora quelle per la presentazione delle liste elettorali per le elezioni.